Prof. Tristano Bolelli

Profilo di Tristano Bolelli, a cura di Saverio Sani

 

Proposta di una Carta Rotariana della Cultura – Tristano Bolelli

Gli uomini che intendono la cultura come coscienza, presente nei singoli individui, delle proprie origini e dell’appartenenza ad una comune radice di conoscenza e di sviluppo, realizzata liberamente in ognuno secondo le singole facoltà di ampliare, mediante l’educazione e l’istruzione, la propria visione del mondo ad innalzamento della qualità personali e a beneficio della comunità, sono consapevoli della necessità di preservare quei valori irrinunciabili di libertà e di dignità che devono caratterizzare ogni essere umano. La cultura che, come la scienza di cui costituisce un fondamentale presupposto, non può essere collocata a destra o a sinistra, rifiuta ogni strumentalizzazione e si sottrae ad ogni condizionamento per mirare soltanto alla ricerca della verità, al bene comune, alla diffusione del principio di solidarietà verso i più deboli, all’affermazione dei diritti umani, al rifiuto di ogni sopraffazione. Chi partecipa di tale interpretazione della cultura, pur rimanendo fedele alle migliori tradizioni in cui è nato e pur cercando di diffonderne la conoscenza, guarda, al di là della singola comunità e della singola nazione, verso altri modi di pensare ed altre visioni del mondo, opponendosi ad ogni discriminazione razziale, religiosa, ideologica, nella sincerità di uno sviluppo che riconosca in tutti gli uomini uguali diritti e uguali doveri. La cultura è contraria all’intolleranza ma resta salda nei suoi principi di rispetto per ogni uomo e considera grave tradimento la posizione di quegli intellettuali che, per compiacere un regime o una ideologia o per ragioni di personale interesse, chiudono gli occhi di fronte all’ingiustizia, alla violenza, alla malattia, alla fame. Nella volontà di istituire relazioni amichevoli fra gli uomini, di attenersi all’onestà ed alla rettitudine in ogni atto della propria esistenza, di rispettare i diritti degli altri e di considerare la propria attività come un servizio, si riconosce l’essenza di una cultura chiara ed illuminata in quello che ha di più vivo e di più umano. Gli uomini di cultura che esprimono e praticano questi principi credono nella forza dell’esempio e lasciano un non meschino ricordo di sé ai giovani che hanno bisogno di parole chiare e dei comportamenti non ambigui in ogni circostanza della vita pubblica e privata. Essi auspicano una larga intesa ed unità di tutti i popoli sulla base dei diritti umani e di uno spirito di solidarietà che allontani i conflitti ed abolisca l’inimicizia e l’incomprensione.

 

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